Il nibbio reale si era estinto in Toscana come nidificante nella seconda metà del XX secolo. Un programma di reintroduzione sviluppato tra il 2007 ed il 2014 ha permesso il ritorno di questa specie in Toscana meridionale, avendo come cardine il CERM Centro Rapaci Minacciati.
La reintroduzione è stata realizzata grazie a due progetti LIFE coordinati dall’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana UCMAG (LIFE Biarmicus e LIFE Save the Flyers) nell’Alta Valle dell’Albegna, un’area di grande valore paesaggistico e naturalistico che si estende nella parte meridionale interna della Provincia di Grosseto (ZSC/ZPS Monte Labbro e Alta Valle dell’Albegna).
Il programma di reintroduzione si è basato sul rilascio di nibbi reali nati in natura in due aree donatrici, il Cantone di Friburgo (Svizzera) e la Corsica (Francia).
Nel mese di giugno di ogni anno alcuni nibbi reali (circa 10-15) venivano prelevati nei nidi delle aree donatrici all’età di 4-5 settimane e poi trasferiti al CERM. Nelle voliere della struttura i giovani rapaci trascorrevano un periodo di ambientamento di circa un mese e mezzo al termine del quale venivano rilasciati in natura, dopo essere stati muniti di placche alari di identificazione, anelli colorati, GPS datalogger e/o radio VHF.
In totale al CERM sono stati liberati 106 giovani nibbi reali provenienti dal Cantone di Friburgo e dalla Corsica, oltra a tre individui selvatici recuperati.
L’operazione è stata coordinata da Biodiversità sas (Guido Ceccolini e Anna Cenerini, soci dell’Associazione CERM) e messa in atto grazie all’accordo di autorità svizzere e francesi ed al prezioso e delicato lavoro sul campo effettuato dal Conservatoire d’Espaces Naturels de Corse, in Corsica, e dal Dott. Adrian Aebischer con suoi collaboratori, nel Cantone di Friburgo.







